Citologia Urinaria

L’esame delle urine spontaneamente emesse è il più importante sistema diagnostico non invasivo a disposizione del clinico nello studio delle patologie dell’apparato urinario.

La citologia urinaria ha lo scopo principale di ricercare cellule neoplastiche nel sedimento urinario e dovrebbe far parte dell’iter diagnostico di tutti i pazienti con ematuria.
Le neoplasie uroteliali possono insorgere in qualsiasi distretto dell’urotelio: calici renali, pelvi, ureteri e vescica e spesso recidivano.

Per la diagnosi precoce è fondamentale eseguire l’esame citologico delle urine, la visualizzazione delle vie urinarie mediante ecografia o urografia e la cistoscopia.

Il tumore della vescica è al nono posto per incidenza nel mondo ed al quarto posto in Italia inoltre è considerato legato allo stile di vita ed all’esposizione occupazionale ed ambientale.

Il rischio di sviluppare un tumore della vescica è circa 3-5 volte superiore nei fumatori ed il rischio si fa più elevato nei consumatori di sigarette con maggiore contenuto di amine aromatiche.
Negli ex-fumatori il rischio di contrarre un cancro alla vescica diminuisce con il trascorrere del tempo e torna allo stesso livello di quello dei non fumatori dopo circa dieci anni di astensione dal fumo.

I fattori occupazionali sembrano giocare un ruolo importante nello sviluppo del cancro alla vescica. I soggetti occupati in stabilimenti che utilizzano amine aromatiche (coloro che lavorano nel campo dei coloranti organici, nelle raffinerie metallurgiche, nelle industrie di lavorazione della gomma, nelle industrie tessili ecc.), i parrucchieri, gli imbianchini, i pittori, i camionisti ecc. hanno un rischio maggiore di contrarre il cancro della vescica rispetto a soggetti impiegati in altri settori lavorativi.
Tra i fattori dietetici sono da considerare come potenziali cancerogeni i cibi fritti a base di carne e i grassi, mentre i supplementi di vitamina A risultano protettivi.